Adottata in francia a partire dal gennaio 2017 è diventata obbligatoria per tutti i venditori di sigarette l'introduzione del pacchetto neutro. Uno studio evidenzia come il pacchetto neutro ha un effetto dissuasivo.
La Francia sta avviando una lotta serrata al fumo o meglio alle sigarette convenzionali e dopo aver visto il successo del "Mese senza tabacco", appena concluso dove le sigarette elettroniche hanno fatto da padrone, uno studio, tutto francese, ad opera di "Inserm" in collaborazione con il Cancer Institute ha evidenziato come il "pacchetto neutro" ha un forte potere dissuasivo sopratutto nei soggetti di età inferiore ai 16 anni.
Progettato per ridurre l'attrattiva delle sigarette, l'imballaggio neutro rimuove tutti i soliti metodi di marketing delle aziende del tabacco presentando la confezione con avvisi di sicurezza e foto di malattie legate al tabacco oltre all'eliminazione totale del logo del produttore (è presente solo la denominazione).
Ma per quanto la regolamentazione abbia avuto i suoi sostenitori e i suoi oppositori l'imballaggio neutro ha, come determina questo studio, fatto quello per cui è stato progettato: "dissuadere all'acquisto delle sigarette convenzionali".
Denominato DePICT (Description des Perceptions, Images et Comportements liés au Tabac o Descrizione di Percezione, Immaginazione e Comportamento legato al tabacco ), lo studio si basa su delle testimonianze di circa 12 000 persone, tra cui 4000 adolescenti.
L'idea era quella di eseguire interviste telefoniche prima che venisse implementato il regolamento dell'imballaggio neutro, e poi, di nuovo, un anno dopo l'implementazione. L'obiettivo era determinare se la loro percezione degli intervistati fosse cambiata.
Dopo l'introduzione del regolamento, solo il 20% degli adolescenti aveva provato o acquistato sigarette, rispetto al precedente 26%. Tra le ragazze, la tendenza era ancora più forte (13% contro il 25% nel 2016). Lo studio denota che gli adolescenti che erano già diventati fumatori regolari erano meno attaccati alle marche di tabacco (23% rispetto al 34%).
Per Maria Melchior e Fabienne El-Khoury, direttori dello studio, i risultati sono inequivocabili. Il pacchetto neutrale "potrebbe contribuire a invertire la normalizzazione del tabacco nelle popolazioni più giovani". Di conseguenza, gli adolescenti sono meno inclini a sperimentare le sigarette.
Il prossimo passo è progettare studi per determinare quanto queste campagne di sensibilizzazione contribuiscano a questo processo.
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