Un nuovo studio pubblicato su "Chemical Reserach in Toxicology" accusa i liquidi della sigarette elettronica "JUUL" di essere, possibilmente, citotossici a causa della elevata concentrazione di nicotina al loro interno.
Un gruppo di ricerca guidato dalla professoressa "Prue Talbot", professore per il Dipartimento di Biologia molecolare e cellulare dell'Università della California a Riverside, e dal professore "James F. Pankow", professore di chimica e di ingegneria civile e ambientale alla Portland State University, ha scoperto che le concentrazioni di nicotina contenuta nelle Pod della famosa sigaretta elettronica "JUUL" erano più alti dei classici liquidi da inalazione, per sigarette elettroniche, usati nel settore del vaping.
Pubblicato sul "Chemical Reserach in Toxicology" i risultati evidenziano come - a detta della Professoressa Talbot (in foto) - "i livelli di nicotina presenti nelle Pod sono abbastanza alti da essere citotossici o tossici per le cellule viventi, testati in vitro su cellule dell'apparato respiratorio in coltura".
Lo scopo di questo studio era di determinare le concentrazioni di sostanza chimica e nicotina negli otto cartucce JUUL EC pre-riempite attualmente commercializzate ("baccelli") e di valutare la citotossicità delle diverse varianti (ad esempio "Cool Mint" e "Crème Brulee" ) usando campioni in vitro. La nicotina e le sostanze chimiche aromatizzanti sono state analizzate utilizzando la gascromatografia-spettrometria di massa del liquido presente nelle pod prima e dopo. 59 fluidi chimici sono stati identificati nei liquidi e tre erano maggiori di 1 mg / ml. I baccelli duplicati erano simili nella composizione e nella concentrazione chimica del sapore. Concentrazioni di nicotina (media 60. 9 mg / ml) erano significativamente più alti di tutti i prodotti CE che sono stati analizzati in precedenza. L'efficienza di trasferimento dei singoli prodotti chimici aromatici che erano maggiori di 1 mg / ml e la nicotina era generalmente del 35-80%. Tutti i liquidi sono stati citotossici ad una diluizione 1:10 (10%) nei test MTT e di assorbimento rosso neutro quando testati con cellule epiteliali polmonari BEAS-2B. La maggior parte degli aerosol è risultata citotossica in questi saggi a concentrazioni comprese tra 0,2 e 1,8%. La citotossicità dei materiali vaporizzati raccolti era altamente correlata con le concentrazioni di nicotina ed etil-maltolo e moderatamente o debolmente correlata con la concentrazione chimica e la concentrazione di mentolo.
E' bene evidenziare cosa significa il termine "citotossicità", che secondo Wikipedia è l'effetto di un agente di tipo chimico (una molecola), fisico (temperatura, radiazione o onda elettromagnetica) o biologico (una cellula del sistema immunitario) in grado di indurre danno ad una cellula. L'agente che induce tale danno viene spesso definito citotossina. La citotossicità di tipo biologico è tipica del sistema immunitario, dove è solitamente mediata dai linfociti. In particolare, si distinguono la citotossicità mediata da cellule dipendente da anticorpi (in inglese antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity o ADCC) che causa una ipersensibilità di tipo due, caratterizzata dall'uso di anticorpi IGg in grado di portare alla lisi delle cellule bersaglio legandole e attivando la degranulazione dei macrofagi , e la citotossicità mediata dal sistema del complemento in cui sono sempre presenti le IGg ma la cellula bersaglio è legata dal complemento che porta allo sviluppo di risposta infiammatoria contro la cellula bersaglio.
"La sigaretta elettronica JUUL (e di conseguenza le pod aromatizzate e nicotinizzate) è l'unico prodotto in cui abbiamo trovato livelli di nicotina abbastanza alti da essere tossici nei test di citotossicità standard. Uno dei grandi problemi - secondo la professoressa Talbot - è che il suo uso farà nascere una nuova generazione di adolescenti più sensibili e dipendenti dalla nicotina." - le considerazioni del gruppo di ricerca sono presenti per la lettura alla pagina di Medicalxpress.com.
Il gruppo di ricerca non si limita, però, ad affermare che la percentuale di nicotina presente nei prodotti a marchio JUUL è troppo elevata secondo gli standard ma effettua una seconda osservazione dedicata agli aromi in quanto contenendo una quantità di sostanze aromatizzanti elevata potrebbero essere attraenti verso i giovani (Affermazione che sicuramente farà piacere alle FDA).
"Alcune capsule JUUL contengono concentrazioni sufficientemente elevate di sostanze chimiche aromatizzanti che potrebbero renderle attraenti per i giovani' - Ha detto il professore Pankow aggiungendo - Dobbiamo ancora determinare se i prodotti JUUL causeranno effetti avversi sulla salute nell'uso cronico. Abbiamo scoperto che alcune sostanze chimiche aromatizzanti, come l'etilmaltolo, sono anche correlati alla citotossicità, ma la nicotina sembra essere la sostanza chimica prevalente, in Juul , soprattutto a causa della sua alta concentrazione ."
La nicotina nelle Pod americane di JUUL è in media presente con 61 milligrammi per millilitro di liquido da inalazione (fattore che non sarebbe per nulla possibile in Europa dove viene bloccato dalla TPD) equivalente ad un pacchetto di sigarette tradizionale. la professore Talbot, pertanto, approva i metodi FDA sulla limitazione delle presenza degli agenti aromatizzanti e sulla percentuale di nicotina che - secondo la professoressa - e troppo elevata chiedendo di poterla far rientrare in una situazione "ammissibile" per gli utenti.
"La FDA sta cercando di impedire la vendita di JUUL ai minori di 21 anni ma questi prodotti sono ancora utilizzati nelle scuole superiori e i nostri dati evidenziano la necessità di impedire agli adolescenti di utilizzare tali prodotti che contengono livelli estremamente elevati di nicotina" - conclude la Talbot.
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