Secondo uno studio pubblicato di recente la percentuale di fumatori è scesa notevolmente e le sigarette elettroniche ne hanno aiutato 700.000 a smettere.

Secondo uno studio pubblicato di recente da Public Health France, la percentuale di fumatori è scesa vertiginosamente facendo passare la maggior parte di questi ultimi alle sigarette elettroniche. Secondo le stime, dalla comparsa sul mercato nel 2010, la sigaretta elettronica è utilizzato principalmente per la riduzione del danno da fumo e ha aiutato 700.00 persone a cessare con le sigarette tradizionali ponendo fine alla loro dipendenza.

In un'analisi complementare dei dati del 2017, l'agenzia ha analizzato la distribuzione di questo strumento tra gli adulti dai 18 ai 75 anni. Sembra che tutti gli utilizzatori di sigarette elettroniche abbiano avuto almeno una esperienza con il tabacco e nel mentre metà di loro sono fumatori occasionali o giornalieri, l'altra metà sono ex fumatori. Meno dell'1% non ha mai fumato.

"la sigaretta elettronica non sembra un prodotto che abbia a che fare con il tabacco e non viene utilizzato quanto tale". - ha affermato la ricercatrice Anne Pasquereau.

Secondo uno studio pubblicato di recente la percentuale di fumatori è scesa notevolmente e le sigarette elettroniche ne hanno aiutato 700.00Il profilo degli utenti che sono passati alla sigaretta elettronica è piuttosto variabile ma la maggior parte sono di sesso maschile e laureati e, secondo lo studio, l'effetto novità è ormai passato lasciando largo uso come strumento vero e proprio in sostituzione alle sigarette tradizionali con un buon 12% che utilizza liquidi senza nicotina.

Il numero degli ex-fumatori è raddoppiato e in tre anni la quota dei fumatori abituali è passata ad utilizzare le sigarette elettroniche; per quanto riguarda gli utenti duali le sigarette elettroniche hanno abbassato dell'80% il consumo di sigarette tradizionali riducendo il loro consumo passando attualmente all'accensione di 9 sigarette al giorno contro 20.

Tuttavia, i ricercatori mettono in guardia contro questa pratica "duale" in quanto la cessazione dal fumo per portare a miglioramenti della salute deve essere totale in quanto anche un minimo di utilizzo delle sigarette tradizionali ritarda l'arresto al tabacco.

Il Professor Bertrand Dautzenberg, medico e pneumologo già conosciuto ed a favore delle sigarette elettroniche, ha commentato:

"Alla riduzione del numero di sigarette spesso segue una ricaduta. E' quindi necessario incoraggiare le sigarette elettroniche per lo svezzamento aumentando, ove possibile, il livello di nicotina nei liquidi o utilizzando antri sostituti. Se si sente ancora il bisogno di fuamre una sigaretta è perchè il dosaggio di nicotina è ancora insufficiente per il corpo".

Lo studio prende anche in considerazione un fattore essenziale del vaping legato alla cessazione. Tra gli adulti ex-fumatori che hanno utilizzato la sigaretta elettronica per cessare l'utilizzo delle tradizionali, tra i 18 ed i 25, l'1,2% utilizza ancora l'e-ecig mentre la rimanente parte ha cessato di utilizzarla; ciò significa che circa 500.000 persone hanno rinunciato alle loro sigarette elettroniche dopo aver smesso.

Non c'è, tuttavia, alcun dubbio scientifico sul fatto che le emissioni di sigaretta elettronica senza essere indesiderabili, siano infinitamente meno dannose per la salute del fumo di tabacco ", afferma il professor Dautzenberg.

Infine, il divieto in alcuni luoghi pubblici, come scuole o trasporti pubblici, è apprezzato dal 67% degli intervistati. Il report finale di Public Health France è stato redatto tramite un sondaggio telefonico tra 25.000 persone.

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