Tabacco riscaldato, addio aromi: anche la Bulgaria si allinea
Tra gli ultimi Stati a regolarizzarsi in tal senso, la Bulgaria recepisce la normativa europea e va ‘finalmente’ a vietare i prodotti del tabacco riscaldato aventi aromi differenti rispetto a quelli base.
L’annuncio arriva attraverso una delle principali testate nazionali particolarmente vicina al Governo centrale.
A partire dal 1 Gennaio 2024, in particolare, stop alla vendita entro l’intero territorio nazionale dei particolari stick.
Si tratta, come prima detto, dell’esecuzione di quanto era stato stabilito dalla Commissione europea attraverso apposita direttiva che era stata emanata in data 3 Novembre dello scorso anno.
In forza della medesima, si ricorda, si era andati ad estendere anche a questa tipologia di prodotti quei divieti di aromi che già erano in vigore in capo alle sigarette classiche.
Entro il 23 Luglio di quest’anno, secondo la linea guida della norma continentale, gli Stati membri sarebbero stati chiamati a recepire nei rispettivi ordinamenti la Direttiva sovrastatale.
Ed, in effetti, la maggior parte aveva rispettato la tempistica: in tal novero, del resto, anche il Parlamento italiano che era stato tra quelli che avevano adempiuto con tempismo ratificando la legge di esecuzione ai principi del mese di Luglio.
Più ritardataria, invece, Sofia che solo in appendice d’anno si è allineata alla volontà codificata dal legislatore dell’Unione europea.
Dal 1 Gennaio del nuovo anno, quindi, è tempo di stretta anche in Bulgaria.
Una stretta che si va ad inquadrare sempre nel medesimo discorso di disincentivare i giovani rispetto all’uso di prodotti che, secondo le valutazioni Ue, non sono utilizzati in modo funzionale ad un discorso di smoking cessation ma per mero vezzo.
Per mero piacere.
Ciò attendendo, venendo oltre, le valutazioni che, prima o poi, l’Europa sarà chiamata a porre in essere anche con riguardo al discorso degli aromi delle e-cig.