Un altro aiuto al comparto delle sigarette elettroniche potrebbe arrivare a breve direttamente da Bruxelles ad opera del candidato al Parlamento europeo Paolo Borchia.
Matteo Salvini non ha perso l'occasione di stringere la mano al settore durante il suo intervento alla fiera internazionale di Verona appena conclusa. Presentatosi domenica 19 maggio 2019 al Vapitaly, la fiera più importante per il settore delle sigarette elettroniche che quest'anno ha avuto più di 22.000 ingressi e ben 193 espositori, ha rimarcato l'impegno della Lega a sostenere il settore sia a livello italiano che europeo.
Con le elezioni europee in vista, Matteo Salvini nel suo perenne tour elettorale non si è dimenticato del comparto del vaping italiano ed internazionale presentandosi a più di 190 espositori provenienti da 18 paesi del mondo, partecipanti all'evento, dichiarando:
"È un settore giovane, pulito, sano e in crescita, italiano, che porta investimenti in Italia, 2mila e più negozi. Grazie al vaping si risparmia in salute e quindi fa bene anche allo Stato, cosa non trascurabile. Per me era un punto d’onore essere qui e ribadire vicinanza concreta a questo comparto".
Un'impegno politico che, adesso, si sposta a Bruxelles con la campagna “Vaping is not tobacco” (petizione Europea per uscire dalla TPD e non eliminare l'ideologia che le sigarette elettroniche siano eguali alle sigarette tradizionali) nonostante i dubbi del Consiglio superiore di Sanità che più volte ha raccomandato al Ministro di costruire un tavolo permanente per progettare iniziative e studi sui potenziali pericoli legali all'uso dei dispositivi forte del fatto che dei consumatori di sigarette elettroniche solo il 10% ha smesso completamente mentre la parte rimanente è ancora legata alla dipendenza della nicotina.
L'obiettivo della campagna “Vaping is not tobacco” è veramente ambizioso in quanto cercherà di convincere i legislatori europei a cambiare la direttiva (TPD) e rendere più facile la distinzione dei dispositivi dal tabacco.
Cardine di questa battaglia e volto della campagna è il candidato al Parlamento Europeo Paolo Borchia, 38 anni, che ultimamente, prima dell'apertura della fiera internazionale "Vapitaly 2019" di Verona ha dichiarato, tramite un video sul noto social network Facebook, il totale appoggio al comparto:
"Vapitaly è un importante momento di riflessione per fare il punto sia sulla legislazione nazionale che su quella comunitaria. Per quanto riguarda la legislazione nazionale mi sembra chiaro che l'approccio del governo sia finalizzato a cercare di dare un sostegno al settore grazie ad una detassazione che, magari, i governi precedenti avevano fissato a livelli non congrui mentre a livello Europeo ci sarà questa iniziativa Europea dei cittadini. Un milione di firme da raccogliere in 7 paesi membri per sancire che il vaping non ha nulla a che fare con la direttiva sui prodotti del tabacco per cui dal punto di vista della Lega l'impegno su questo versante è massimo".
Ex assistente parlamentare del ministro della famiglia Lorenzo Fontana, veronese e vicinissimo al vicesegretario della Lega, non ha dubbi su quello che farà sei prossimi mesi:
"Inizieremo una battaglia e tante iniziative perché il vaping non sia più sottoposto alla direttiva sui prodotti del tabacco". - ha dichiarato Borchia a "La Stampa"
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