In attesa di un provvedimento dell'assessorato alla Salute la Regione Lazio aumenta l'attenzione sulle sigarette elettroniche.

La Regione Lazio, che aveva predisposto l'istituzione di un Tavolo tecnico per valutare gli effetti sulla salute delle sigarette elettroniche dopo la risposta di piena disponibilità dell'ISS all'Assessore D'Amato che aveva fatto richiesta di chiarimenti in merito alla possibile presenza di studi sulle e-cig, ha deciso di osservare il fenomeno delle sigarette elettroniche mirando alla diffusione dei dispositivi tra i giovani specialmente nelle scuole medie e superiori.

A destare l'attenzione e a mettere in allarme sono proprio i casi di malattie polmonari e i decessi negli Stati Uniti (in particolare quello di New York che ha portato Cuomo a vietarne la vendita e l'ultimo decesso nel Bronx di un minore). Sulla convinzione che per alcuni faccia meno male e che, di contro, per altri sia solo una moda, l'attenzione ed il monitoraggio della Regione in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, per i giovani, proviene proprio dalla richiesta che poco tempo fa D'Amato fece all'ISS su eventuali studi a supporto della convinzione, errata, che non ci siano rischi o pericoli nell'utilizzare la sigaretta elettronica e della problematica degli acquisti sul web che vengono effettuati da quest'ultimi. 

Ad ogni modo il divieto parte proprio dalla Regione Lazio che vieta l'utilizzo delle sigarette elettroniche in uffici e ospedali, in attesa di un provvedimento dell’assessorato della Salute che è già in cantiere. Il divieto interesserà anche le aree circostanti agli stessi ospedali e i parcheggi uniformando sempre più le sigarette elettroniche a quelle tradizionali.

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