E' la denuncia del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo, a fronte del divieto imposto ieri dall'assessorato alla Salute della Regione Lazio sulle sigarette elettroniche, affermando che prima ci sono delle vere priorità.
La decisione di ieri della Regione Lazio di estendere il divieto di fumo alle sigarette elettroniche allertando le ASL, le Aziende Ospedaliere e tutte le strutture accreditate affinché tale divieto venga attivato repentinamente ha destato critiche su tutti fronti in quanto con tutti i problemi che la Regione Lazio si trova a fronteggiare le sigarette elettroniche dovrebbero essere sicuramente l'ultimo dei pensieri.
"Spiegate a Zingaretti che prima delle sigarette elettroniche vengono i posti letto negli ospedali" è la denuncia del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo che tramite il noto social network Facebook [vedi anche] contesta, a quanto sembra, non la presa di posizione sugli strumenti di riduzione del danno ma semplicemente le questioni di "priorità" che la regione attualmente ha in essere.
“L’altro ieri il mio collega Aurigemma ha denunciato lo stato di carenza dei posti letto nei pronto soccorso della Regione Lazio con oltre seicento malati in attesa di una sistemazione. Ieri l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato ci ha informato di aver (giustamente) vietato l'uso delle sigarette elettroniche in tutte le strutture sanitarie del territorio. È evidente che le priorità della giunta Zingaretti sono altre rispette alle nostre". È quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo.
Dal canto suo Aurigemma attacca ancora: “Nel silenzio assordante del presidente Zingaretti, sempre piu impegnato nelle dinamiche nazionale, proseguono i pesanti disagi della sanità laziale con cui sono costretti a convivere i cittadini. Ieri alle ore 13 erano 571 gli utenti in attesa di un posto letto nei pronto soccorso della nostra regione, mentre il governatore continua a non fornire alcun tipo di risposta su tale situazione e su queste problematiche. Manca la benché minima programmazione e la nostra sanità è al collasso”.
E purtroppo il Consigliere non ha mica tutti i torti perché prima delle sigarette elettroniche bisognerebbe porre in essere atti validi a sistemare l'aumento dell’esposizione debitoria della Regione fomentata da scandali su appalti e forniture, tagli al personale medico oltre che spese superflue.
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