Potrebbe riprendere smalto, Covid permettendo, il percorso normativo
L'emergenza Covid, la riforma del Codice della Strada ed il divieto di fumare in auto.
Un triangolo solo apparentemente improbabile.
L'anno 2020 potrebbe essere quello buono, infatti, per partorire la tanto reclamizzata riforma del Codice della Strada. Percorso che, apparentemente ben avviato già un annetto addietro, ha finito per arenarsi alla Camera.
Il rimpastino di Governo sembrava dover restituire spinta al percorso normativo. Poi, però, è arrivato il mostriciattolo cinese che ha bloccato tutto l'ordinario gettando il Paese, rispetto ad ogni profilo, in un contesto di gestione emergenziale.
Ebbene, qualora il Covid dovesse allentare la morsa sull'Italia, la discussione sul nuovo Codice della Strada potrebbe riprendere smalto.
E, magari, arrivare entro l'anno anche al voto finale. Ma, come detto, molto dipenderà dal fattore epidemiologico.
Tanti gli elementi al vaglio della riforma. Si spazia dalla disciplina di monopattini e skateboard alla circolazione dei 125 in autostrada, al ritiro immediato della patente in caso beccati alla guida col cellulare. Ma, attenzione-attenzione, vi sarebbero novità anche per i fumatori.
Il nuovo corpo di norme, infatti, potrebbe vietare l'uso della sigaretta alla guida considerando la stessa, al pari di uno smartphone, come elemento di distrazione e di interferenza nella manualità.
Ora come ora, sia chiaro, è già proibito fumare all'interno di un'automobile ma solo se si è in compagnia di altre persone. E, quindi, indipendentemente dal fatto che ci si trovi al volante o meno. E' una norma di aspetto sanitario – afferente le prescrizioni di Sirchia di non fumo nei luoghi chiusi - che prevede sanzioni fino a 275 euro se in auto si trova un under 18; e, addirittura, fino a 500 se nella vettura si ritrova anche donna in gravidanza o bambino di età pari o inferiore a 12 anni.
La riforma del Codice della Strada affiancherebbe a queste norme di ordine sanitario - che resterebbero sempre valide appartenendo a "canali", per così dire, distinti e separati - altre afferenti proprio l'atto di guidare.
E, quindi, come prima detto, andrebbero a trovare applicazione anche se si è in beata solitudine all'interno dell'abitacolo.
E se oggi le previsioni non assimilano la sigaretta classica alla sigaretta elettronica, la possibile modifica del CdS dovrebbe equiparare le due “categorie” dal momento che risponderebbero entrambe alla "ratio" della legge.
Occhio ai tg ed alla Gazzetta ufficiale: sorprese in vista sebbene il percorso, che dovrà ripartire da Montecitorio, si profili ancora lungo dal momento che, dopo l'ok che ancora non c'è dei deputati, bisognerà ricevere anche quello del Senato. C'è ancora tempo, quindi. Ma val la pena iniziare ad abituarsi.