Ipotesi tassazione su fumo e sigarette elettroniche. Secondo indiscrezioni i tecnici del Mef starebbero analizzando la tassazione su fumo e sigarette elettroniche per recuperare 60 milioni.
Il governo M5S-Pd si appresta ad applicare rincari su sigarette, e-cig, plastica e giochi, al fine di trovare le risorse necessarie per la Legge di Bilancio 2020. Secondo le più recenti indiscrezioni del Sole 24 Ore, aumenteranno le accise sui tabacchi, verrà introdotta la tassa sugli imballaggi di plastica e saranno inasprite ulteriormente le tasse su slot machine, Lotto, SuperEnalotto, Gratta e Vinci.
Nel corso delle ultime ore, sarebbe arrivato anche il dietrofront in merito alla tassa sul gasolio, dopo l’altolà di Matteo Renzi (Italia Viva). L’ex Presidente del Consiglio ha rilanciato sul taglio dei costi, dicendosi contrario a nuove tassazioni su gasolio o zucchero.
Inizialmente, nel caso del settore del fumo, anche elettronico, e come da noi annunciato e precisato, era stato previsto un rincaro nell’ottica di 50-70 milioni di euro. Ora, invece, si parla di un gettito fiscale per le casse dello Stato non inferiore ai 200 milioni di euro, derivante dall’aumento delle accise sulle sigarette. Secondo le ultime indiscrezioni, la maggiore tassazione colpirà anche i liquidi per le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato ma nessuna specifica è in atto per gli aromi. E' anche vero che la tassazione dei liquidi da inalazione è legata all'aumento delle accise sul tabacco ma speriamo che l'imminente decisione si discosti dal termine "stangata".
Ieri le misure della manovra dovevano essere al vaglio del CDM per una prima approvazione preventiva, poi oggi, 15 ottobre, era il momento per il governo di andare a Bruxelles per cercare di convincere l'UE che le coperture per la manovra da 29 miliardi circa ci sono, compresi i 7 miliardi del decreto fiscale sui quali però c'è più di qualche dubbio. Il tutto invece viene spostato ad oggi dove il consiglio dei ministri fissato per le 21, a quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbe dare il via libera solo al Documento programmatico di Bilancio, ovvero una sintesi della legge di bilancio che entro mezzanotte dovrà essere inviata all'Europa. Il decreto fiscale e l'articolato complessivo della manovra dovrebbero essere approvati in un successivo Cdm che si terrà, con ogni probabilità, lunedì 21 ottobre 2019.
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