Era il 2014 e Umberto Veronesi criticava le opinioni negative dell'OMS riguardo le sigarette elettroniche. "Dietro le spalle di tutto questo mondo c'è l'industria del tabacco", ribadiva.
A fronte dell'ultimo report OMS che per molti aspetti afferma che le sigarette elettroniche riducono il rischio e sono più sicure delle sigarette tradizionali anche se necessitano di studi approfonditi, senza una chiara apertura verso quest'ultime riproponiamo l'intervista ad Umberto Veronesi effettuata nel 2014 a fronte della prima critica dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ai dispositivi a rischio ridotto.
A suo parere un giudizio, a suo tempo, influenzato dall'industria del tabacco:
"C'è un grosso articolo sulla rivista più importante, Nature, che dice: 'Non sappiamo se funzioneranno o no, però davanti alla catastrofe del cancro al polmone che uccide due milioni di persone all'anno bisogna tentare, provarla, fare studi' e noi stiamo facendo quello. Diciamo solo di non demonizzare, se no si chiude e non si fa alcuna sperimentazione."
Bisogna invece studiarla" ha sottolineato a suo tempo dal forum Ambrosetti dove aveva presieduto il primo seminario del pomeriggio, intitolato "Oggi il mondo di domani".
"Io ho vissuto e lavorato all'Oms, non è un grande nucleo di scienziati. Come tutte le organizzazioni dell'Onu si tratta di 400 persone prese da tutti i 200 Paesi dell'Onu messe insieme, per qualche anno, che si cambiano quindi purtroppo non è una grande organizzazione, lo dico avendoci lavorato per 15 anni. E' stata un po' incerta: all'inizio ha dato il suo benestare, poi è stata influenzata da non so chi e ha cominciato a dare posizioni un po' confuse, incerte. Dice 'no ai bambini, no alle donne incinte', ma non so su che basi lo dicano. Alle spalle di tutto questo mondo c'è l'industria del tabacco che è arcimiliardaria, non sappiamo quanto riesce a influenzare col suo potere l'opinione anche delle persone apparentemente più integre" - ha aggiunto Veronesi.
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