Il fumo di sigaretta causa problematiche non solo a carico dell’apparato cardiocircolatorio e polmonare ma anche di quello osteomuscolare.
Così esito approfondimento condotto dall’Istituto Ixè per conto della Siot – Società italiana di Ortopedia e Traumatologia.
Secondo l’indagine “Combattere il fumo fino all’osso” e posta in essere su 350 medici specialisti ortopedici, le più significative conseguenze a carico del complesso muscolo scheletrico legate al fumo vivrebbero nel progressivo deteriorarsi delle cartilagini, nel maggior rischio di infezioni in fase post operatoria ma anche in più dilatati tempi di recupero a seguito di fratture ossee e lesioni ai tendini.
“Nel corso dell’indagine – ha evidenziatoto a “Quotidiano Sanità” Margherita Sartorio Mengotti, Ad dell’Istituto Ixé – abbiamo riscontrato che la maggior parte dei cittadini maggiorenni è consapevole di come il fumo possa provocare danni anche al sistema muscolo-scheletrico.
Uno dei veicoli importanti dell’informazione in merito – ha sottolineato ancora la stessa – è rappresentato proprio dai medici ortopedici.
Il segmento di popolazione che ha avuto a che fare con questa categoria di specialisti è tendenzialmente più informato della media anche se resta ampia la fascia di popolazione che ignora i rischi derivati dal consumo di sigarette anche in caso di patologie al sistema muscolo-scheletrico”.
SDOGANARE I VETI
La Società italiana di Ortopedia e Traumatologia – e qui si viene all'aspetto centrale – ha quindi redatto, ad esito dell’indagine, un decalogo relativo ai potenziali rischi del fumo a carico del sistema muscolo scheletrico ed alle possibili strategie del contenimento dei danni da fumo.
Ebbene, tra le "vie" che la Siot invita ad indicare vi è, unitamente alle alternative al fumo già note, anche quella data dalla sigaretta elettronica.
Facendosi proprio, del resto, quanto auspica la scienza pro-svapo: ovvero inserire la e-cig nella rosa delle possibilità che le Istituzioni devono considerare in ottica di smoking cessation, sdoganando la stessa da assurdi veti.
Ma non è tutto: l’indagine Siot rivela come, in realtà, già una larga fetta dei medici ortopedici, interpellati al riguardo, proponga la sigaretta elettronica quale opzione al paziente fumatore.
Addirittura, la sigaretta elettronica sarebbe la oozione maggiormente suggerita (in circa il 17% dei casi), più di cerotti e gomme.
Auspicando che dalle alte sfere ci si smuova in tale direzione, dal “basso”, dalla quotidianità del contatto con il paziente, inizia ad aversi un movimento di sensibilizzazione.