Tutelare la salute parodontale eliminando l'elemento "fumo" delle sigarette tradizionali si può con le sigarette elettroniche.
Non è la prima volta che viene presa in considerazione la sigaretta elettronica a fronte della salute del cavo orale; già a giugno 2019 uno studio proveniente da Regno Unito ha evidenziato come le sigarette elettroniche, per smettere di fumare, erano consigliate nei pazienti con parodontite. A oggi uno studio, pubblicato sulla rivista Medicine, a cura del direttore scientifico del Tecnologica Research Institute di Crotone, Marco Tatullo, ha evidenziato importanti novità legate all’utilizzo delle sigarette elettroniche per tutelare la salute parodontale.
“Il fumo di sigaretta è certamente un elemento che impatta molto sulla fisiopatologia del cavo orale e soprattutto sulle gengive” – evidenzia Marco Tatullo.
In una intervista con la giornalista Valeria Nicolosi, per Liaf, lo stesso Tatullo spiega come:
Il cavo orale è un sistema biologico tanto delicato quanto complesso, inoltre, è estremamente sensibile alle variabili chimico-fisiche indotte da quello che mangiamo e che respiriamo. Il fumo di sigaretta, per la sua composizione chimica e per la sua attività a livello cellulare, è certamente un elemento che impatta molto sulla fisiopatologia del cavo orale: in particolar modo, i cosiddetti “tessuti molli”, come le gengive, sono i primi a subire l’azione di quei fattori che stressano la risposta biologica locale.
Lo studio pubblicato su Medicine era finalizzato a valutare le variazioni dello stato di salute orale in relazione allo stato di salute generale, in una popolazione di fumatori che hanno deciso di passare dalla sigaretta classica, a combustione, alla sigaretta elettronica.
I risultati ottenuti nel nostro studio hanno effettivamente verificato un miglioramento di quasi tutti gli indici osservati, e soprattutto, si è verificato un miglioramento della salute orale relativa agli indici clinicamente più rilevanti ed oggettivamente rilevabili.
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