I risultati hanno dato indicazioni univoche: per tutti quei parametri, sia il prodotto a tabacco riscaldato che la sigaretta elettronica hanno avuto un impatto inferiore rispetto alla sigaretta tradizionale. E dunque potrebbero essere meno dannosi.
I risultati sono un punto di partenza ma sicuramente hanno dato indicazioni univoche riguardo ai nuovi prodotti a rilascio di nicotina quali sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco. Lo studio, indipendente, finanziato, condotto ed effettuato dai ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma ha esaminato i nuovi dispositivi per al riduzione del danno da fumo partendo dall'ovvietà che la sigaretta tradizionale fa male alla salute del corpo.
La scelta più sensata è quella di smettere definitivamente ma per chi non riesce questi nuovi strumenti possono essere un alternativa ai problemi che normalmente il fumo porta. Coinvolgendo una ventina di soggetti tutti in salute, senza allergie includendo donne non in gravidanza, in maniera casuale, determinata da un computer, è stato assegnato di volta in volta sigarette tradizionali, sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco.
E' stato misurato in un periodo di pausa di una settimana tra i diversi cicli, come cambiavano vari parametri medici indici di stress ossidativo, pressione sanguigna, flusso nei vasi e così via.
I risultati hanno dato indicazioni univoche: per tutti quei parametri, sia il prodotto a tabacco riscaldato che la sigaretta elettronica hanno avuto un impatto inferiore rispetto alla sigaretta tradizionale. E dunque potrebbero essere meno dannosi.
I ricercatori, di contro, non emettono sentenze definitive ma avvertono che tale studio segna un punto di partenza che va oltremodo approfondito con ricerche più ampie e analisi nel lungo termine.
Lo studio, non millantato dai media e giornali italiani ce cercano nello scandalo e nelle condivisioni la loro fonte di allarmismo, ha avuto un eco internazionale sopratutto negli Usa dove è apparto sul Journal of the american heart association (rivista scientifica dell'associazione americana di cardiologia); è stato, inoltre, registrato sul sito Clinicaltrials.gov, (un archivio che fa capo al National institute of health, l’istituto nazionale di salute americana) assieme a oltre 300 mila studi effettuati in più di 200 Paesi.
Lo studio della Sapienza ha confermato il minore impatto sull’organismo di alternative alle sigarette tradizionali quali sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco.
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