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OMS: Innammissibile che PMI sponsorizzi il padiglione svizzero a Dubai

Non solo le associazioni svizzere insorgono contro la sponsorizzazione di Philp Morris a Dubai, anche L’OMS intende intervenire per far pressione alla Svizzera.

Le associazioni svizzere sono intervenute nel dibattito sulla sponsorizzazione del padiglione svizzero a Dubai per il “World Expo” da parte di Philip Morris e, ad oggi, anche L’Organizzazione Mondiale della Sanità intende vederci chiaro.

“È inammissibile che Philip Morris, il maggior produttore di tabacco al mondo, figuri tra gli sponsor del padiglione svizzero all’Esposizione universale di Dubai (Emirati Arabi Uniti) del 2020.”

E’ questo che pensa l’OMS che intende intervenire presso l’Ufficio internazionale delle esposizioni di Parigi dove esiste un accordo volto ad escludere le società, come PMI, dalle esposizioni – si legge oggi sul “Tages-Anzeiger”.

E’ preoccupante come la Svizzera, che tra l’altro è sede della stessa Organizzazione Mondiale della sanità, abbia una partnership con una delle maggiori aziende legate al tabacco e per questo motivo l’OMS ha già preso contatto con le alte sfere di Berna.

Philip Morris trarrebbe sicuramente beneficio dalla ottima immagine Svizzera all’Expo che dopo aver ricevuto una sovvenzione di ben 1,8 milioni di franchi darebbe alla multinazionale uno spazio espositivo stabile all’interno del padiglione stesso.

La Lega polmonare e altre associazioni attive nella prevenzione e contro le dipendenze sono insorte proprio contro questa sponsorizzazione, anche se a fronte dell’importo complessivo di spesa – 15 milioni – del padiglione si aggira attorno al 3% del totale, inviando una lettera al consigliere federale Ignazio Cassis, del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in prima fila per l’Expo di Dubai. 

A livello politico il partito socialista intende intervenire a supporto delle associazioni rammentando che non è possibile investire milioni ogni anno nella prevenzione per poi cedere il proprio padiglione per fare pubblicità al tabacco. – commenta Martina Munz (SH).

La sponsorizzazione, onde dare l’impressione che la confederazione promuove il tabacco, si fermerà al bar ubicato sulla terrazza del padiglione stesso accessibile solo ai maggiori di 21 anni dove PMI potrà pubblicizzare liberamente iQOS.

 

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Redazione Skyvape

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