Se non si trattasse di una questione maledettamente seria, in quanto attinente la sfera della salute, ci sarebbe davvero da farsi grasse risate.
Continua la guerra senza quartiere al settore della sigaretta elettronica.
Un “tweet” (poi vi diremo chi lo ha cinguettato) sostiene che alcune persone che hanno avuto attacchi di epilessia – guarda un po' – avevano svapato “alcune settimane prima”.
Ebbene si, alcune settimane prima, non un secondo prima.
Se questo legame di presunta causalità fa ridere, lascia un attimino perplessi il fatto che a fare tali affermazioni sia stata l’Organizzazione mondiale della Sanità, vale a dirsi il massimo Organo istituzionale per quel che riguarda la materia delle politiche planetarie in fatto di salute.
Un tweet dall’effetto mediatico devastante – letto da oltre 300.000 persone – che non fa altro che alimentare una macchina del fango che poggia su basi praticamente nulle – quanto meno rispetto alle attuali conoscenze.
Ma l’Oms da dove ha fatto uscire tale “tweet”? La “fonte” dovrebbe vivere in alcuni rapporti della Fda che ipotizzarono effettivamente un nesso tra svapo e convulsioni; Ma quelle ipotesi non trovarono mai conferma dal momento che non si potette in alcun modo arrivare a trovare una effettiva base di concatenazione.
Perché? Perché innanzitutto si parlò in alcuni casi di eventi-convulsioni verificatisi anche a distanza di settimane dall’uso della sigaretta elettronica, perché non si è mai appurato se il prodotto svapato fosse regolamentato o illecito.
Ed ancora percè il 43% delle segnalazioni faceva riferimento a persone che usavano contemporaneamente farmaci noti per causare convulsioni.
Troppa evanescenza, troppi se, forse e chi lo sa...Il tutto non facendosi altro che favorire la macchina di morte data dal fumo di sigaretta.
Non servono altri commenti, proprio no: la smania di attaccare lo svapo accende in troppi casi  i motori della fantasia.
Laddove il termine fantasia è sotterfugio letterale gentile per evitare di usare termini che non sarebbero eleganti.