Una indagine trasversale nel campo dell'aiuto alla cessazione dal fumo proviene dal Regno Unito, questa volta prende in considerazione i clochard.

Una indagine trasversale nel campo dell'aiuto alla cessazione dal fumo proviene dal Regno Unito

 

I senzatetto (in francese clochard o in inglese homeless) sono da sempre una realtà nella vita sociale internazionale ed il Regno Unito, oltre agli innumerevoli studi sulla riduzione del danno da fumo, questa volta prende proprio in considerazione il rapporto di quest'ultimi con il fumo e la possibilità della cessazione con gli strumenti di riduzione del danno.

La ricerca, condotta da Lynne Dawkins, Sema Balaban, Allan Tyler e Sharon Cox (Centro di ricerca sulla dipendenza dei tossicodipendenti della London South Bank University), Allison Ford (Istituto per il marketing sociale) e Linda Bauld (che ha contribuito per conto dell'Istituto Usher), tramite una indagine trasversale, mirava ad identificare le caratteristiche e le motivazioni relative al fumo e l'abbandono di quest'ultimo all'interno di un campione della comunità dei senzatetto in Inghilterra rilevando che nonostante un numero elevato di persone abbia provato le sigarette elettroniche si sono presentati molti ostacoli a mantenere permanentemente questo stato; inoltre il team ha rilevato che alcuni professionisti dei centri di accoglienza dissuadono i senzatetto dal tentare di smettere a causa dell'errata convinzione che per questi gruppi di persone, sfortunate e vulnerabili psicologicamente, sia impossibile cessare l'utilizzo delle sigarette convenzionali.

"Negli ultimi anni il Regno Unito ha visto un aumento significativo dei senzatetto. Ci sono grandi differenze nei risultati relativi alla salute tra coloro che sono ospitati in centri adeguati e quelli che non lo sono. "

"L'uso del tabacco continua tra i senzatetto (circa l'80% è il valore rappresentato da coloro che fumano) con poche indicazioni sulla salute ed è un fattore chiave per evidenziare le disuguaglianze sanitarie".

"Lo stress, la pressione sociale e il far fronte a problemi di salute mentale sono le ragioni principali per ricadere nel fumo".

Concentrandosi nel parlare con 283 senzatetto, fumatori, presenti in 5 centri di accoglienza in tutto il Regno Unito il team ha infine scoperto che più della metà fuma frequentemente al mattino rispetto al resto della giornata e più di 3/4 non riesce a fare a meno della prima sigaretta della giornata.

Il team ha inoltre scoperto che un gran numero di senzatetto hanno provato ad usare le sigarette elettroniche ed anche se coscienti che gli strumenti di riduzione del danno potrebbero alleviare le sfide sociali e l'aggregazione con altri senzatetto fumatori il passaggio è estremamente difficile.

"Se i senzatetto, fumatori, scelgono di utilizzare le sigarette elettroniche come aiuto per la cessazione, ulteriori informazioni e assistenza sull'acquisizione di una sigaretta elettronica e il continuo supporto nell'uso del dispositivo sono, o almeno dovrebbero, essere garantite".

 

Una indagine trasversale nel campo dell'aiuto alla cessazione dal fumo proviene dal Regno Unito

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